Donne maltrattate, un progetto e un finanziamento per rinascere grazie al lavoro
La lotta contro a violenza sulle donne si fa anche a Cinisello Balsamo. Regione Lombardia ha erogato un contributo di 150.000 euro al comune per un progetto che aiuta le donne vittime di violenza a ricominciare grazie al lavoro.
“Il Filo di Arianna – Oltre il labirinto” ha ottenuto il finanziamento massimo previsto della Regione, posizionandosi al primo posto nella graduatoria regionale che vedeva 29 progetti candidati di cui 11 finanziati.
Capofila è la Cooperativa Azimut, in collaborazione con diverse realtà del territorio impegnate sul tema del lavoro quali APA Confartigianato Imprese Milano, Monza e Brianza, Cooperativa Prima e associazione Xsquì. Partner principali e necessari alla presentazione del progetto sono i Centri Antiviolenza presenti nel Nord Milano: il Centro Antiviolenza VeNUS – attivo da un decennio con sede a Cinisello Balsamo, che vede anche la presenza di due sportelli decentrati a Sesto San Giovanni e a Cologno Monzese, gestito dal Comune di Cinisello Balsamo – e il Centro Antiviolenza “Lo Sportello Donna”.
Rivolto espressamente alle donne vittime di violenza seguite dai centri antiviolenza da almeno 6 mesi, il progetto ha come obiettivo la presa di consapevolezza da parte delle donne, e proprio il rafforzamento dell’autonomia economica rappresenta uno degli strumenti per il loro reinserimento sociale.
Nelle intenzioni dei promotori si tratta id un percorso di rinascita che punta sul reinserimento lavorativo e sull’autonomia economica: formazione, tirocini, riqualificazione professionale, gestione dei figli piccoli e sostegno per conciliare tempi casa-lavoro. Sono tutte azioni mirate a rispondere alle difficoltà concrete che queste donne affrontano ogni giorno, spesso in totale solitudine.
“Non è solo un’iniziativa, ma una risposta tangibile alle richieste di aiuto di tante donne che cercano il coraggio di ricostruire la propria vita”, afferma il sindaco Giacomo Ghilardi, che aggiunge: “Nel 2023, ben 175 donne si sono rivolte ai Centri Antiviolenza del territorio, un dato che sottolinea quanto sia fondamentale avere risposte concrete come questa. Il progetto è un’opportunità di rinascita per tante donne che affrontano ogni giorno paura, precarietà economica e ostacoli enormi”.