Sesto, aggressione in strada e rapina in casa. Ma per il sindaco il far west è Milano

Non manca giorno in cui Roberto Di Stefano, sindaco di Sesto San Giovanni, sulla sua seguitissima pagina social non si concentri su sicurezza e immigrazione. E molto spesso le sue sono critiche roventi nei confronti del comune di Milano, amministrato dal centrosinistra. “Milano sta diventando il far west. E’ solo percezione o è il momento di intervenire?”, si domanda il primo cittadino leghista in uno dei suoi recenti post sul tema.

E di interventi lui se ne intende. Visto che a Sesto San Giovanni lo scorso anno, la giunta di destra ha ordinato alla polizia locale di intensificare i controlli per le strade con posti di blocco, presidi serali, fermo e allontanamenti, quasi sempre contro persone immigrate: più di 8mila controlli e una sfilza di denunce.

Ma qualcosa fa supporre che il pugno di ferro del sindaco leghista, che ora pretende di insegnare il mestiere anche al collega che amministra la vicina Milano, non sembra dare i frutti sperati. Se si pensa che nelle scorse ore, nelo spazio di due giorni, Sesto torna alla ribalta della cronaca nera.

Un 57enne vittima di una rapina in casa nella notte tra martedì 18 febbraio e mercoledì 19 febbraio in piazza Diaz. Legato e minacciato nella propria abitazione da un ladro. E poi un 34enne stato trasportato in codice giallo al Niguarda dopo un’aggressione in via XX Settembre.