11 Aprile 2025

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Stop al piano ex Ovocultura, naufraga l’acquisto delle aree del Grugnotorto

Stop al piano attuativo dell’ex Ovocultura di Cinisello Balsamo. Lo ha deciso il consiglio comunale con il voto della maggioranza di destra che mette la parola fine alla possibilità di portare a termine il percorso di acquisizione pubblica delle aree della parco del Grugnotorto. Il piano attuativo avrebbe infatti fornito le risorse necessarie al comune per diventare proprietario del parco per farlo vivere alla cittadinanza.

Secondo la minoranza di centrosinistra sarebbero poco chiare le motivazioni politiche mentre la presenza di un iter giudiziario che non si è ancora concluso, riguardante questi temi, avrebbe dovuto indurre a non prendere decisioni definitive.

“Le forze di opposizione (Partito Democratico, Cinisello Balsamo Civica, Alleanza Verdi-Sinistra, Movimento 5 Stelle, Partito Socialista, La Città Giusta – Sinistra per Cinisello Balsamo) ribadiscono con forza, rispetto ai silenzi odierni del sindaco e ai ritardi del PGT, la necessità che le aree del Grugnotorto vengano acquisite a patrimonio pubblico, a maggior ragione oggi che è in corso anche lo spostamento di queste stesse aree dentro il perimetro del Parco Nord”, scrive la minoranza in una nota.

Tale azione, infatti, che è stata promossa e sostenuta dal centrosinistra insieme con le associazioni cittadine, comporta una maggiore tutela giuridica ma non assoluta e non è di per sé garanzia che il Grugnotorto venga effettivamente valorizzato diventando un parco fruibile dai cittadini. Da questo punto di vista, solo la proprietà pubblica può consentire di intervenire per sviluppare a pieno il progetto del Parco, coinvolgendo le associazioni del territorio e creando collegamenti con il tessuto urbano.

Secondo l’opposizione Il PGT odierno, la cui piena validità è stata ribadita dal TAR a fine 2020, era stato impostato con questo obiettivo. Anche l’Accordo di programma per il PII Bettola aveva previsto di destinare 16 milioni di euro come compensazione ambientale, decisione assunta anche sulla base di un atto approvato dal Consiglio Comunale negli anni passati con il voto favorevole di diversi esponenti di centrodestra.

“Oggi l’Amministrazione parla di revisione di tale Accordo per un uso diverso di queste risorse ma non ha fornito nessuna altra indicazione. Il centrosinistra ribadisce con forza che questi fondi devono restare vincolati alla tutela dell’ambiente e chiede trasparenza alla Giunta rispetto all’iter del nuovo PGT, in ritardo di 7 anni, su cui recentemente la maggioranza è uscita con un comunicato stampa fumoso, che non dice nulla sui tempi, ma che fornisce una notizia importante: non ci sarà nessun coinvolgimento dei cittadini prima che il PGT venga adottato in Consiglio Comunale, una scelta politica chiara di una amministrazione che evita il confronto per non rispondere alle domande e ai bisogni della città”, conclude l’opposizione.

Redazione "La Città"

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