
Primo Marzo “Martisor”, la festa di primavera che arriva dalla Romania
Oggi, primo marzo è la festa di Martisor, “piccolo caro Marzo” nella lingua italiana, che in Romania e in altri paesi dell’est Europa, celebra l’arrivo della primavera. Una festa molto sentita che ha origini antichissime, ma che resiste nel tempo, e che anche nella comunità rumena della nostra città è molto sentita.
Si narra che un giorno il sole, assunte le sembianze di una bellissima fanciulla, decise di scendere sulla terra a ballare e che un drago la rapì per rinchiuderla nel suo palazzo. L’assenza del sole provocava dolore a tutto il creato, nulla era più come prima, gli uomini, gli animali, la natura erano come avvolti in un bozzolo di tristezza.
Un giovane coraggioso decise di partire dal suo paese e di affrontare il drago per liberare il sole.
Un viaggio durato tutto l’inverno che lo vide vincente sul drago ma che gli provocò la morte.
Quando la neve che si era tinta del sangue del giovane si sciolse spuntò un bellissimo bucaneve bianco, il primo fiore di primavera.
Il sole, grazie al sacrificio del giovane coraggioso, poté liberarsi e tornare a splendere. La natura tornò a rifiorire e gli umani a sorridere e a godere della sua bellezza. La tradizione vuole che nella giornata di oggi, alle bambine, mamme, nonne, si regali un bracciale fatto di due fili di cotone intrecciati tra loro a cui si lega un ciondolo portafortuna. Il filo bianco a simboleggiare la vita, la gioia, l’amore, quello rosso per ricordare il coraggio e il sacrificio.
Ringraziamo Letizia Nicola, rumena che vive a Cinisello da molti anni per averci fatto conoscere una parte della tradizione della sua terra d’origine