11 Aprile 2025

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

Stop al piano Grugnotorto. La giunta: “L’Ovocultura resta pubblico”

La permuta tra le aree private del Grugnotorto e quelle dell’Ovocultura non si farà. Il progetto urbanistico che ha scosso la politica cinisellese, per via dell’inchiesta giudiziaria che ne è scaturita prima del 2018 , è stato bloccato dalla giunta di centrodestra che in una nota spiega le motivazioni della scelta.

La compensazione tra aree in cui il comune sarebbe diventato padrone dei terreni agricoli del Grugnotorto per farci un parco pubblico in piena regola in cambio dell’area Ovocultura, su cui sarebbero atterrati i diritti volumetrici nel portafogli dei proprietari dei terreni agricoli, è considerata illegittima dalla maggioranza.

Quindi l’area )70mila metri tra via Pelizza da Volpedo, via Matteotti e viale Brianza rimarrà pubblica. “Vista la sua collocazione, l’area è di interesse strategico e la nostra intenzione è quella di valorizzarla con eventuali interventi di interesse pubblico, escludendo l’ipotesi del passato di permuta”. Queste le parole del sindaco Giacomo Ghilardi.

La destra sostiene che la sentenza del Tribunale di Monza sulla vicenda del Grugnotorto vada accolta anche politicamente: se si fanno “atterrare” quei volumi si creerebbe un danno – dice una nota del comune – perché il piano prevedeva un raddoppio degli indici volumetrici delle aree agricole una volta arrivate sull’Ovocultura. Raddoppio finito sotto la lente dei giudici e considerato illegittimo.

Al centrosinistra che ribatte sulla necessità di rivedere questa decisione per procedere verso una piena realizzazione del parco pubblico nelle aree in questione, la giunta fa osservare che è stato avviato l’iter procedurale per l’annessione al Parco Nord Milano. Un iter avviato in fretta e furia dals indaco Giacomo Ghilardi neiprimi giorni del 2024, dopo che prima il Partito Democratico poi le associazioni cinisellesi avevano più volte richiesto l’avvio del progetto.

“Passando all’interno del Parco Regionale, infatti, le aree interessate saranno soggette a maggiori vincoli, con leggi e norme molto più stringenti rispetto a quelle dei PLIS, garantendo quindi maggiore tutela del patrimonio naturale”, afferma la giunta.

“Questo ampliamento ha il grande obiettivo di dare un forte vincolo ambientale alle aree e dare alle stesse un futuro. Abbiamo di fronte un patrimonio a verde preziosissimo che lasciamo in eredità alle nuove generazioni. Ogni mira urbanistica su queste aree viene definitivamente cancellata”, ha concluso l’assessore all’Urbanistica Fabrizia Berneschi.

Redazione "La Città"

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