
Giancarlo Sioli in mostra con “Il Rosso e il Nero”
“Le Rouge et le Noir” (“Il Rosso e il Nero”), il romanzo dello scrittore francese Stendhal, trasmette alla perfezione un motivo ricorrente che accomuna molte opere di Giancarlo Sioli. Così il poliedrico artista di origine monzese, riprendendo il titolo della composizione letteraria della prima metà dell’Ottocento, ha raccolto ed esposto presso Il Pertini alla fine di febbraio una serie di quadri caratterizzati dalla predominanza di questi due colori che racchiudono una forte connotazione simbolica.
Le forme geometriche sono le protagoniste delle raffigurazioni di Sioli e segnano il suo percorso negli anni più recenti. Le tavole sono state realizzate fra il 2022 e il 2025 e nascono con tecniche differenti: oltre a dipinti strettamente intesi, la rassegna ha proposto una serie di tavole di cartone su cui sono state applicate figure tonde e poligoni di cartoncino che trasmettono una sensazione di dinamismo e al tempo stesso una marcata spigolosità. Ogni opera conserva in sé una propria unicità, pur riprendendo elementi comuni fra loro, e presenta forme piene che si alternano a una loro variante vuota. Il carattere che sta alla base di queste rappresentazioni è riconducibile alla pittura metafisica, che riproduce situazioni e oggetti in maniera precisa e accurata, ma superando il loro aspetto puramente realistico. L’autore si fa portavoce in qualche modo dei sentimenti che emergono dalla società dei nostri tempi: l’instabilità, l’assenza, i contrasti, la violenza, il buio. In un certo senso, la creatività diventa uno strumento di denuncia per far riflettere lo spettatore.
Il percorso che Sioli ha intrapreso conduce verso nuove forme espressive: queste scaturiranno in maniera inaspettata in opere che devono ancora prendere forma ma che, in fondo, sono già tracciate nel pensiero dell’artista.











