4 Aprile 2025

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

Giancarlo Sioli in mostra con “Il Rosso e il Nero”

“Le Rouge et le Noir” (“Il Rosso e il Nero”), il romanzo dello scrittore francese Stendhal, trasmette alla perfezione un motivo ricorrente che accomuna molte opere di Giancarlo Sioli. Così il poliedrico artista di origine monzese, riprendendo il titolo della composizione letteraria della prima metà dell’Ottocento, ha raccolto ed esposto presso Il Pertini alla fine di febbraio una serie di quadri caratterizzati dalla predominanza di questi due colori che racchiudono una forte connotazione simbolica.

Le forme geometriche sono le protagoniste delle raffigurazioni di Sioli e segnano il suo percorso negli anni più recenti. Le tavole sono state realizzate fra il 2022 e il 2025 e nascono con tecniche differenti: oltre a dipinti strettamente intesi, la rassegna ha proposto una serie di tavole di cartone su cui sono state applicate figure tonde e poligoni di cartoncino che trasmettono una sensazione di dinamismo e al tempo stesso una marcata spigolosità. Ogni opera conserva in sé una propria unicità, pur riprendendo elementi comuni fra loro, e presenta forme piene che si alternano a una loro variante vuota. Il carattere che sta alla base di queste rappresentazioni è riconducibile alla pittura metafisica, che riproduce situazioni e oggetti in maniera precisa e accurata, ma superando il loro aspetto puramente realistico. L’autore si fa portavoce in qualche modo dei sentimenti che emergono dalla società dei nostri tempi: l’instabilità, l’assenza, i contrasti, la violenza, il buio. In un certo senso, la creatività diventa uno strumento di denuncia per far riflettere lo spettatore.

Il percorso che Sioli ha intrapreso conduce verso nuove forme espressive: queste scaturiranno in maniera inaspettata in opere che devono ancora prendere forma ma che, in fondo, sono già tracciate nel pensiero dell’artista.

Emanuele Lavizzari

Dopo un titolo accademico in Lingue e Letterature Straniere ha lavorato in ambito turistico-alberghiero tra Spagna e Italia e nel settore della tecnologia in Germania. In seguito a un master universitario in ideazione e produzione audiovisiva approda al giornalismo. Ha collaborato con alcune testate locali in Lombardia, prima di giungere all’Associazione Italiana Sommelier Editore, dove attualmente è responsabile del coordinamento redazionale e direttore editoriale della rivista “Vitae”. Ama l’impressionismo musicale, la poesia simbolista e le contaminazioni fra generi nella musica e nella letteratura. Passa agevolmente da una tastiera di pc a quella di un pianoforte, anche se tra i due preferisce decisamente il secondo. Questo è il motivo per cui si è dedicato a ulteriori studi e ha conseguito una laurea magistrale in Scienze della Musica con una tesi sul compositore spagnolo Manuel de Falla. Suoi grandi interessi sono anche l’atletica leggera e la televisione. Ha corso tanti chilometri in pista, su strada e su percorsi campestri e non si è ancora stancato di farlo.

Articolo precedente

Città o paesone? Localismo, dialetto e altre scelte arretrate che legano Cinisello

Articolo successivo

Viale Cooperazione, ciclabile in dirittura d’arrivo. Dopo le correzioni

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *