24 Aprile 2025

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

Il sindaco social ora si barrica. Stop ai commenti su “Giunta Magistro informa”

Niente più commenti sotto i post della pagina facebook della giunta di destra che amministra il comune di Cormano. In un comunicato sul social più usato dalla politica locale, “Giunta Magistro Informa” fa sapere di aver deciso di negare a chiunque la possibilità di commentare i contenuti pubblicati. Fino a ieri invece era possibile intervenire ma erano stati in tanti a segnalare di essere stati “bannati” (esclusi) dal profilo per commenti considerati estranei alle regole. In realtà – secondo le accuse di quei tanti –  in molti casi si trattava di semplici critiche all’operato della giunta. Ma la destra invece parla di attacchi veri e propri.

“Siamo stati sempre aperti al confronto e lo continueremo ad essere ma siamo altresì sempre a favore del reciproco rispetto e quando questo viene a mancare, o quando si supera un certo limite, siamo costretti a prendere provvedimenti in tal senso.  Per questo motivo, soprattutto a seguito dei numerosi profili fake utilizzati per strumentalizzare le nostre comunicazioni, anche attraverso commenti decisamente fuori luogo e lontani dai toni civili che promuoviamo, siamo costretti a rendere questa pagina esclusivamente informativa, disattivando i commenti ai nostri post di aggiornamento. Qualcuno pensa che tutto sia lecito, ma non è e non deve essere così”, scrive la Giunta Magistro Informa.

Un passaggio inedito per la politica locale. Il sindaco Luigi Magistro, animatore di questa e altre pagine social, è un pioniere della comunicazione sul web. Negli anni in cui era all’opposizione, ricordano in tanti, aveva fatto della libertà di espressione e di critica, anche feroce, sui social una sua bandiera. Che ora viene ammainata.

D’altra parte è periodo di barricate per la giunta di Cormano. Nei giorni scorsi la maggioranza composta da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Cormano Cresce ha cambiato il regolamento del consiglio comunale contingentando i tempi di parola alle opposizioni e introducendo, per la prima volta, la possibilità per il presidente del consiglio di allontanare i consiglieri dall’aula dopo soli due richiami.

Redazione "La Città"

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